“Il focus del mio progetto è lo studio della proteina endocitica Epsin3 nel tumore al seno e nella regolazione delle cellule staminali mammarie. In particolare, da uno studio effettuato precedentemente in laboratorio, sappiamo che il gene Epsin3 è amplificato e la proteina è overespressa nel tumore al seno e correla con una peggiore prognosi e con metastasi. Lo scopo del progetto è dunque capire quali sono i meccanismi alla base di questo ruolo oncogenico di Epsin3. A tale scopo useremo delle cellule non tumorali in vitro ed infine anche delle iniezioni di cellule mammarie tumorigeniche in vivo in topi immunocompromessi.”
Titolo del Progetto
Il ruolo della proteina endocitica Epsin3 nel tumore al seno e nella regolazione delle cellule staminali mammarie.
Ambito di ricerca
L’ambito della mia ricerca è quello della ricerca di base in Oncologia Molecolare, in particolare del tumore al seno, volto a capire i meccanismi alla base dello sviluppo dei tumori e all’identificazione di molecule coinvolte per lo sviluppo di nuove terapie.
Focus
Il focus del progetto AIRC è lo studio della proteina endocitica Epsin3 nel tumore al seno e nella regolazione delle cellule staminali mammarie. In particolare, da uno studio effettuato precedentemente in laboratorio, sappiamo che il gene Epsin3 è amplificato e la proteina è overespressa nel tumore al seno e correla con una peggiore prognosi e con metastasi. Lo scopo del progetto è dunque capire quali sono i meccanismi alla base di questo ruolo oncogenico di Epsin3. A tale scopo useremo delle cellule non tumorali in vitro ed infine anche delle iniezioni di cellule mammarie tumorigeniche in vivo in topi immunocompromessi.
Gruppo di lavoro
II gruppo di lavoro supervisionato dal Prof.re Pier Paolo di Fiore (Investigatir Grant AIRC 2016) e dalla Dott.ssa Sara Sigismund è costituto da Elisa Barbieri (vincitrice fellowship AIRC 2017), Giusi Caldieri, Alexia Conte (vincitrice fellowship AIRC 2013), Giovanni Giangreco, Chiara Tordonato (vincitrice fellowship AIRC 2015) e da me (vincitrice fellowship AIRC 2017).
Biografia
Sono nata a Point Pleasant (New Jersey, USA) il 14-5-1989. Nel 1995 mi sono trasferita a Monte di Procida (Napoli, Italia) con la mia famiglia. A Napoli ho studiato lingue alle scuole medie e al liceo linguistico (100/100 cum laude, 2008) e poi Biologia Generale ed Applicata alla “Federico II” conseguendo una laurea Triennale (2011) e Magistrale (2013) con il massimo dei voti 110/110 cum laude. Dopo la laurea ho svolto un breve periodo (6 mesi) di ricerca in un Ospedale Pediatrico a Philadelphia (Pennsylvania, USA). Poi ho iniziato il Dottorato in Oncologia Molecolare presso la SEMM (Scuola Europea di Medicina Molecolare) a Milano nel gruppo del Prof.re Pier Paolo di Fiore.
Perché ho scelto la ricerca
Ho scelto di fare il ricercatore perché ho sempre avuto passione per la scienza e per gli esperimenti scientifici. Inoltre, spero di dare nel mio piccolo un contributo nella ricerca contro il cancro ed è quello che mi spinge a continuare nonostante le difficoltà che si incontrano facendo ricerca.
Risultati raggiunti
Grazie a questo grant spero di capire il ruolo di una proteina endocitica nel cancro al seno, nella regolazione delle cellule staminali mammarie e nelle metastasi. Questo studio potrebbe portare alla scoperta di meccanismi generali che potrebbero essere targettati con droghe specifiche contro le cellule staminali mammarie. Inoltre, potrebbe portare alla scoperta di Epsin3 come nuovo biomarker per la stratificazione ed il trattamento dei pazienti.
Il ruolo di AIRC
AIRC è la principale e più importante associazione italiana per la ricerca sul cancro. AIRC sostiene i nostri progetti di ricerca mediante grants destinati al capo o mediante fellowships personali dei ricercatori. In entrambi i casi, i finanziamenti di AIRC conducono ad importanti scoperte scientifiche, all’identificazione di nuove molecule, allo sviluppo di nuovi farmaci e di nuove terapie e a numerose pubblicazioni su riviste scientifiche.
La mia giornata in laboratorio
La mia giornata in laboratorio è molto variabile: dipende dale attività che ci sono da svolgere. In genere consiste in almeno 8 ore ma molto spesso capita di trattenersi anche molto più a lungo, anche 12 ore o di lavorare nei weekend o in giorni festivi. Durante queste ore divido il mio tempo tra le attività di ricerca molecolare al bancone, le attività di ricerca usando modelli cellulari o attività del tipo seminari scientifici o lab-meetings in cui presentiamo i nostri risultati positivi e negativi al gruppo per ricevere preziosi suggerimenti dai colleghi e dal capo.
I miei interessi fuori dal laboratorio
Sono appassionata di sport e sono una ex-ginnasta. Ho praticato ginnastica sin da quando avevo 3 anni, agonistica dai 10 fino all’età in cui ho smesso (21). Ho partecipato a moltissime gare nazionali ed una internazionale ed ho ottenuto grandi successi e soddisfazioni dallo sport. Attualmente faccio cross-fit. Credo molto nello sport per il giusto benessere psico-fisico, scaricare la tensione, mantenersi in forma e condurre uno stila di vita sano ed equilibrato. Sono appassionata di musica e amo andare ai concerti con i miei amici ed amo viaggiare.